I fiori d’arancio, lo scorso week end sono sbocciati a Monreale, nei dintorni di Palermo per le nozze di due nobili. Lui è il discendente diretto di Francesco II ch fu l’ultimo re del regno delle due Sicilie, lei una nobile scozzese. a

L’aristocrazia d’Europa si è riunita in una cornice a dir poco favolosa: il duomo di Monreale, proprio alle porte di Palermo.

Ma vediamo di chiarire che sono gli sposi. Lanobile scozzese Lady Charlotte Diana Lindesay-Bethune, di 28 anni, fè iglia minore del sedicesimo conte di Lindsay.

Lo sposo invece è il principe Don Jaime di Borbone, 27 anni, primogenito dei sette figli di Pietro di Borbone e Donna Sofia Landaluce y Melgarej.

La sposa, che è partita in pullman da Palermo, assieme a damigelle e testimoni, ha in loco cambiato mezzo di trasporto ed  è arrivata su una carrozza trainata da 4 cavalli bianchi.

Nella piazza di Monreale, accanto allo sposo con la madre, ad attendere Lady Charlotte, c’era una banda di cornamusa, chiaro omaggio alle origini scozzesi della ragazza.

Omaggio alla Scozia anche il gilet in tartan del padre della sposa verde e grigio: i colori del clan di famiglia.

I duecento invitati, tra cui si riconoscevano i blasoni di diverse famiglie e i rampolli delle più antiche casate europee sono scesi da pullman e hanno indossato graziosi ed eleganti cappellini in pieno stile british.

Dopo la cerimonia religiosa nel Duomo, officiata dal Cardinale Gerhard Ludwig Müller, gli sposi e  invitati sono tornati a Palermo .
La reception si è svolta in due parti, prima un cocktail nei giardini di Palazzo Reale, poi la cena a Palazzo Mazzarino.

L’ abito in pizzo  della sposa, in parte ricordava quello indossato da Grace Kelly al matrimonio con Ranieri di Monaco, era abbellito dalla tiara di diamanti e perle che apparteneva all’arciduchessa María Ana d’Austria. 

Completo carta da zucchero per la mamma della sposa con cappello a falde larghe, mentre la madre dello sposo, Sofia Landaluce Y Melarejo di origine spagnola, ha optato per un completo rosa lungo e una mantilla di pizzo nero.

Silvia GALLI