Sono sempre di più le coppie che vanno all’altare dopo essersi già costruiti una famiglia, per non parlare delle cosiddette famiglie allargate che decidono di sposarsi unendo i rispettivi figli sotto lo stesso tetto. Qualunque sia l’età degli sposi, indipendentemente dal numero di prole, la coppia non può rinunciare alla luna di miele. Come organizzarsi per non lasciare i figli a casa da soli? Se l’età consente l’autosufficienza o quanto meno la sopravvivenza degli stessi potete anche salutarli dal gate dell’aeroporto; se invece i pargoli sono ancora piccoli e non ve la sentite di affidarli ai nonni, l’unica soluzione è quella di portarli in viaggio con sé. Già, ma dove?

La cosa essenziale è scegliere una meta che possa piacere a tutti garantendo il divertimento di ogni componente, oppure optare per pacchetti all inclusive o villaggi turistici che garantiscono la cura degli infanti qualora i neosposi decidano di prendersi momenti per sé.

Ad ogni modo, se la famiglia è organizzata al 100% nessun luogo è da escludere a priori quando si parla di viaggi di nozze con figli al seguito: l’importante è scegliere strutture attrezzate. Via libera dunque al Sud Africa con i suoi safari (esistono zone malaria free), alle riserve del Kenya e al bush australiano, così come ben vengano mete più esotiche quali Messico, Santo Domingo, Cuba, Giamaica e Brasile. La tranquillità delle Maldive rende queste isole una meta perfetta per questo tipo di luna di miele; stesso discorso vale per Mar Rosso, Tunisia, Baleari, Rodi, Creta e Kos. Per chi scegliesse grandi città europee è consigliabile includere nel viaggio mete con parchi giochi (come Disneyland Paris o Port Aventura a Barcellona) in modo da non annoiare troppo i bambini e coinvolgerli a 360 gradi.

Insomma, tutto va bene. La parola d’ordine è organizzazione.

Giulia DONDONI