Una bellissima come Elenoire Casalegno non avrà problemi nel trovarsi strepitosa davanti allo specchio. “Non è vero”, racconta a noi di Bella.it in questa intervista, “ci sono momenti in cui non ti piaci, ci sono giorni ‘NO’ come capita a tutte le donne”.

Impossibile… una bellona come lei?! “Ma non cambia nulla”, ci risponde, “Va di pari passo con il periodo: magari sei in un momento più problematico o più cupo e non ti piaci”.

E allora, come affronta il tema della bellezza la biondissima Elenoire? 36 anni dichiarati, mamma di Swami di 14, per lei il tempo passa ma non lascia traccia, anzi, sembrano sorelle…

Elenoire e Swami: vi capita di dedicarvi dei momenti di “beauty” insieme?
Sì, periodicamente, soprattutto adesso che Swami è entrata appieno nell’età dell’adoloscenza. La mia piccola ha avuto un’evoluzione, è cambiata anche dal punto di vista fisico, è diventata donna: abbiamo già iniziato con le prime cerettine al viso piuttosto che le maschere di bellezza, è normale. Credo sia importante insegnare ad un figlio/figlia la necessità di prendersi cura di se stessi, perché curare il proprio corpo è fondamentale: equivale ad un volersi bene, a un amarsi.

Favorevole o contraria alla chirurgia estetica?
Lo ammetto: io non sono contraria, assolutamente. Io mi sono sottoposta ad un intervento in passato, ma per un problema che ho avuto. Sono favorevole là dove esiste un difetto con cui un uomo o una donna non riescono a convivere, e quel difetto porta un disequilibrio nella loro vita. Io non sono d’accordo con chi si stravolge, con chi si cambia completamente i connotati. Non sono d’accordo con le ragazze di 20 anni che si fanno il botox; con quelle donne che poi diventano delle maschere e sono tutte l’una simile all’altra. E’ assurdo tutto questo. Capisco “il difetto”, però poi uno deve accettarsi, apprezzarsi per quello che è, sapendo che non potrà MAI essere qualcun altro. Purtroppo, poi, in giro vedi delle mostruosità che diresti: se ti fossi tenuta le tue rughe staresti cento volte meglio…

Anche perché non tutti i chirurghi sono bravi…
In giro ci sono anche dei cani, questa è una grande verità. Ci sono persone che si spacciano per chirurghi e chirurghi non sono. C’è una legge maledetta in Italia che permette ad un medico di base di fare un intervento al seno: questo è sbagliato perché, come quando si ha un problema al cuore si va dal cardiologo, allo stesso modo se ho bisogno di fare un intervento di chirurgia plastica o estetica è necessario rivolgersi ad  uno specialista. Se uno è “specialista” è perché ha studiato sei anni in più e ci sarà una ragione, dico io, no? E’ fondamentale anche la persona a cui ci si rivolge.

Secondo lei, come si riconoscono i “bravi” dai ciarlatani?
Oggi con l’avvento del web è facilissimo riscontrare se una persona ha una specializzazione o meno. Basta digitare sull’albo dei medici ed informarsi: viene fuori anche con quanto ti sei laureato. Ci vuole poco per riuscire ad individuare la persona giusta.

Ma gli specialisti costano…
Su queste cose non bisogna andare al risparmio. Quando si parla di salute ed interventi, siano anche essi di chirurgia estetica, o sia ha la possibilità di poterlo fare, oppure è meglio non farlo per poi rimpiangerlo tutta la vita.

C’è qualcosa che pensa, un giorno, si rifarà?
Come tutte le donne mi piace l’idea di poter essere una cinquantenne o una sessantenne tenuta bene, in forma. Le devo confidare una cosa: nonostante i tatuaggi io sono terrorizzata dall’idea di un bisturi… ho una paura folle!

Ma tanto sarebbe addormenta….
Ho capito, ma prima devono farmi l’anestesia! Non mi vergogno di dirlo: quando vado a fare gli esami del sangue sono terrorizzata. Pochi giorni fa mia mamma mi ha accompagnato e si è vergognata talmente tanto che mi ha detto: “con te mai più, perché una figuraccia così a 36 anni non l’ho mai vista fare”. Dico solo (ed immaginatela mentre scoppia a ridere mimando la scena, N.d.r., ) che mi sono presentata con tanto di crema anestetizzante avvolta nel Domopack, in lacrime.

Pensando alla brioche per paura di non svenire?
No, non è per svenire, io ho proprio paura. Le infermiere ridevano guardandomi completamente ricoperta di tatuaggi ovunque, avranno pensato: “Ma com’è possibile?!” Non lo so. Ho paura. Quindi quello è un freno. Ad oggi però non lo posso escludere categoricamente. Certo, non vorrò un risultato come quelli che vedo in giro oggi. Direi di sì ad una rinfrescata e ad un “tenersi bene”, senza esasperazioni, anche perché quando avrò 60 anni non sarò una ragazzina di 20. Non tornerò mai a 20 anni, questa è la verità.

Paola PERFETTI