Lo conferma una ricerca presentata dalla Cna alla presenza di Paola Sansoni, presidente nazionale di Cna Impresa Donna dal titolo “Le donne che fanno l’impresa. Viaggio nell’imprenditoria femminile”, realizzato dal Centro Studi Sistema: l’imprenditoria femminile è in aumento ed ormai un imprenditore su quattro è donna, anche se sconta una difficoltà di rapporti con banche, istituzioni, fornitori, clienti.

A questo proposito, Paola Sansoni ha ammesso: “La presenza femminile nell’economia è destinata inevitabilmente e giustamente a crescere. Sono ancora troppo poche le donne nelle stanze dei bottoni delle aziende italiane ma sanno farsi spazio anche nei settori considerati tradizionalmente maschili”. Sempre secondo il direttore del Centro Studi Sistema e autore della ricerca Giovanni Dini: “é in corso un processo evidente di femminilizzazione del mondo imprenditoriale che, dal 2008 ha visto le capitane d’impresa passare dal 23,8 al 26,4% del totale delle aziende. Ormai un imprenditore su quattro è una donna ma le istituzioni ed il sistema bancario sembrano non essersene accorte.”

Ma diamo un po’ di numeri: innanzitutto sono le Marche la Regione in testa in quanto a percentuale di donne imprenditrici con oltre 27 mila unità ed un 93,5% del totale a detenere il controllo esclusivo della propria attività sebbene le relazioni con banche, fornitori, clienti e committenti sono ancora difficili a causa di pregiudizi duri a morire. Ancora ostacoli, poi, arrivano dalla mancanza di servizi e dalla difficoltà di conciliare lavoro e famiglia.

Nelle Marche le imprenditrici sono 27.554 di cui

– 7.475 ad Ancona,
– 6.931 a Macerata,
– 5.764 nella provincia di Pesaro Urbino,
– 3.826 nella provincia di Ascoli Piceno
– 3.558 a Fermo.

In crescita anche le donne extracomunitarie titolari d’azienda: sono 1.788. pari al 6,5% del totale.

Ma le donne imprenditrici sono anche sempre più giovani: il 6,8% ha meno di 30 anni e la percentuale sale al 12,6 tra le imprenditrici extracomunitarie.

Infine, le donne vanno forte anche nei settori tradizionalmente maschili come quello delle costruzioni (dove il numero è quasi raddoppiato) e i trasporti (+31,2%). Consistente anche l’aumento delle imprese ’rosa’ nei servizi (+24%), che resta il campo privilegiato dell’imprenditoria femminile (56,7% del totale9).

Paola Perfetti