Adesso le lettere non si scrivono più, si manda una mail, o meglio, un vocale di 10 minuti come direbbe Tommaso Paradiso.
Visto però che sono comunque una trentenne, ai miei tempi (quanto è triste questa cosa?) si faceva così quindi, per quanto io detesti le consuetudini, riconosco che scriverla è un bell’appuntamento che ogni anno mi da modo di riflettere sul passato e sul futuro.

Ogni anno infatti la redazione scrive una lettera pubblica in cui condivide la propria personalissima Christmas Wishlist 2018. A proposito avete letto la wishlist di Silvia e la wishlist di Pinella?

Se date uno sguardo a quella mia letterina del 2015 ho chiesto a Babbo Natale un botto di cose fighissime che ancora adesso mi piacciono moltissimo e che effettivamente non possiedo ancora quindi facciamo che per quanto riguarda le cose materiali caro Babbo clicca qui che vedi tutto.

Nella wishlist 2016 ho chiesto molte cose beauty ed in effetti ho fatto bene perché i prodotti di bellezza sono davvero una grande passione, non solo un lavoro. Quindi anche per quell’anno no regrets.

Nel 2017 invece sono stata più introspettiva sarà che ho superato i 30 (ne ho compiuti 31 quell’anno) e mixato al boom di Instagram ho raccolto i 5 desideri per il nuovo anno attraverso il mio feed che utilizzo effettivamente come un diario per immagini.

E per il 2018 che si fa? Dato che sono ormai adulta ma ancora non così tanto, vorrei che queste donne mi ispirassero e mi spronassero ad essere una persona migliore nel 2019 perché devo ancora crescere e devo ancora imparare. Ho fatto un vero mischione ma io sono così del resto senza mezze misure, premi nobel e pop star, influencer e scrittrici. Perché se devo sognare voglio faro in grande e con un po’ di caos che contraddistingue anno dopo anno la mia vita.

Ecco le mie Fabulous 5: la forza sovrumana di Nadia Murad, la passione e la determinazione di Emma González, la grande capacità di scrittura di Elena Ferrante, il sex appeal e la sicurezza di Rihanna, il senso degli affari e la lungimiranza di Chiara Ferragni.

 

Martina ZANGHI’
LEGGI IL NOSTRO SPECIALE NATALE 2018