L’età media per il concepimento del primo figlio è aumentata notevolmente anche in Italia, ed oggi si aggira attorno ai 34 anni.

I motivi per cui i genitori sono più anziani possono essere svariati: il periodo che i ragazzi dedicano allo studio si è allungato e la ricerca di un impiego fisso con la conseguente stabilità economica vengono di rado raggiunti prima dei trent’anni. A risentirne è spesso la pianificazione familiare.

Medici e ginecologi sono concordi nel dire che per una donna l’età migliore per concepire un bambino è tra i 25 e i 35 anni sia per la madre che per il nascituro, tuttavia fino a 40 anni, se si ha uno stile di vita corretto, si mantiene il peso forma e si evita il fumo, la percentuale di rischi in gravidanza viene ridotta sensibilmente.

Ma ci sono soltanto controindicazioni ad avere figli in età più avanzata? Assolutamente no.

Secondo alcuni studi inglesi, infatti, i bambini nati da quarantenni sono più sani, vivaci ed imparano a parlare prima. E’ inoltre evidente, senza bisogno di ricorrere a statistiche, che una donna quarantenne è forte di un bagaglio di esperienze vissute che potrà facilmente utilizzare anche nel crescere i figli.

Certo c’è anche un altro lato della medaglia: a 40 anni ci si stanca molto prima e la ripresa è più complicata.

Difficile dunque stabilire quale sia l’età giusta per fare un figlio: in qualsiasi momento ci sono pro e contro. L’unica regola da seguire, oltre naturalmente alle indicazioni del ginecologo, è come al solito quella del buonsenso.

Silvia GALLI

 

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