Ricordate Brocantart, quel bello spazio di moda, arredamento, viaggi, vintage a portata di Milano, e pure di click? Beh, quel prototipo di “fare shopping viaggiando” era un’idea troppo bella per non approfondire la conoscenza con la sua “mentore”, la titolare, brocanteuse, blogger, imprenditrice e molto altro… Elena Scolari. Le abbiamo rivolto qualche domanda a tutto shopping e… affari femminili.

Quanto è “shabby” Brocantart, giusto per usare subito un termine gettonatissimo al momento?
Lo stile shabby prevede il recupero e la rimessa a nuovo di complementi logorati per creare l’effetto “trasandato di lusso”. Brocantart vuole ridare nuova vita a pezzi dimenticati ad oggetti segnati dal tempo, pezzi unici e preziosi, mai trasandati e non ristrutturati. Il mio sogno è portare oggetti d’epoca in case moderne, mescolare e fondere il passato con il presente e dare agli arredi una propria identità. Amo anche il moderno, l’essenziale, ma solo se reso in qualche modo unico e non ripetibile, ognuno di noi deve essere architetto della propria casa. Brocantart non vuole essere una tendenza: vorrebbe poterne creare una nuova.

Donne designer della loro casa e delle loro passioni: vengono a visitarvi anche gli uomini o il Suo è un progetto “in rosa” a 360 gradi?
E’ un progetto nato da una “sensibilità” femminile e rivolto solo alla donne per quel che riguarda il vintage. Scelgo abiti che indosserei, borse che raccontano una storia e pezzi di bigiotteria che segnino un’epoca. Non mi dimentico comunque dell’altra metà della mela: all’uomo dedico gli oggetti da collezione e chiaramente l’arredamento che unisce entrambi i sessi.

Il suo progetto è un po’ boutique e un po’ incubatore di nuove proposte di design. Quale di questi due aspetti è preponderante nella sua mission aziendale?
Con questo progetto vorrei provare ad arrivare a chi oggi percepisce l’oggetto d’epoca come qualcosa di vecchio e non attuale; e per far questo non è sufficiente vendere o regalare, lo scopo è quello di far conoscere ed apprezzare. Mi sento di dire: 60% incubatore di nuove proposte, 40% boutique.

Da donna a donna: quanto è stato faticoso dare forma alla sua start up?
Tutto è nato da una passione, e piano piano ha preso forma; un’esperienza tanto faticosa quanto bella. Un grosso impegno dove l’organizzazione e la determinazione è stata fondamentale. Tolto, però, l’aspetto burocratico pratico e razionale si dà spazio alle emozioni e si apre il mio mondo: mercati, mercanti, lunghi interminabili viaggi …..un concentrato d’eccitazione ed entusiasmo.

Lione, Amsterdam, borse, la vestaglia della Regina Elena: qual è il lusso di Brocantart?
Il lusso è quello di proporre pezzi preziosi e soprattutto unici. Pezzi con storie importanti. Oggetti che hanno viaggiato nel tempo, in grado di portare calore. Possedere ed indossare la vestaglia di una regina è qualcosa di esclusivo in qualche modo di magico. “L’eleganza non consiste nell’indossare un vestito nuovo” diceva Coco Chanel. Questo è il lusso di Brocantart.

Il viaggio, il ricordo, il mercatino che le è rimasto nel cuore?
Sicuramente Parigi: al mercato di Saint-Ouen, è scoccato il colpo di fulmine. Sono stata rapita dai racconti dei mercanti, che come cantastorie portano a noi i ricordi e le emozioni, dal profumo inconfondibile di “storia” di vita vissuta e dagli oggetti immobili, in attesa di essere riportati ai vecchi fasti.

Contest, boutique, temporary store: quali di queste tre tendenze di marketing e comunicazione è più vincente per le donne di oggi?
Sicuramente tutte e tre possono lavorano in sinergia. In particolare Contest e Temporary Store due tendenze che, a parer mio, si sposano perfettamente. Attraverso il Contest si crea il contatto e si dialoga con coloro che decideranno se il prodotto e l’idea sarà vincente. Il Temporary è l’evento è la festa , la “prova del nove”.

Ovviamente il concetto di vintage e riciclo costituiscono i plus più allettanti…
Un concetto importantissimo e soprattutto alla portata di tutti. Ogni donna può sentirsi speciale in un abito esclusivo ed unico a prescindere dal prezzo, ogni casa può accogliere un “ospite dal passato”. Oggi produrre qualcosa non è un problema il problema è l’impatto che questo avrà domani; Brocantart domani avrà solo creato uno stile.

Il pezzo più prezioso?
In termini economici, in questo momento un divano del ‘700. In termine di fascino, per noi donne, la mitica Kelly di Hermes epoca anni ‘60. In termini affettivi, ogni singolo pezzo è il più prezioso. Brocantart offre a ciascuno il lusso che può permettersi. Pprezioso non è solo indice di valore economico.

Infine, quello che vorrebbe recuperare?
Non c’è oggi un oggetto in particolare: sono tante le ricerche che quotidianamente faccio. Questo è un mondo vastissimo, che appassiona, dove è necessario fare delle scelte, per concentrare le energie nell’individuare e proporre solo i pezzi migliori.

Paola PERFETTI