Rispettare la terra. Onorare la sua sacralità. Amare il nostro pianeta. L’infinita bellezza della natura in ogni suo aspetto, dal più intimo al più magnificente. Per farlo è necessario che ciascuno di noi cominci nel suo piccolo a contribuirne alla tutela. A partire da piccoli gesti: chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti, fare con attenzione la raccolta differenziata, camminare a piedi il più possibile, ridurre al minimo il consumo di plastica, non cedere alla voglia di shopping compulsivo. E se questo è vero, fra i modi di rispettare l’ambiente possiamo senza ombra di dubbio inserire anche il fenomeno second hand.

Fenomeno second hand, per una moda circolare ma non solo

Perfettamente inserito nell’ottica di una moda sempre più circolare, il fenomeno second hand – che speriamo non sia solo un trend, ma una consolidata abitudine – non è solo legato ad una scelta eco sostenibile ed eco friendly ma anche alla passione e alla riscoperta del vintage. Tanto che se un tempo era possibile acquistare soltanto ai mercatini dell’usato, che si tenevano la prima o l’ultima domenica del mese, appuntamento amatissimo da consumatori attenti e nicchie di mercato. Oggi il fenomeno second hand è una realtà di successo, ben organizzata, con punti vendita fissi, ma soprattutto con un nuovo approccio, tutto online, che ha subito una imponente accelerazione negli ultimi anni.

L’approccio online

In quest’ultimo caso sono sufficienti uno smartphone e una connessione dati per accedere a questo universo di articoli di seconda mano da vendere o acquistare. Wiko, brand franco-cinese di smartphone, non poteva non accorgersi dell’interesse nascente dei consumatori e, in primis, delle sue community verso questo nuovo second hand, molto più accessibile e democratico. Stando ai risultati che Wiko ha svolto all’interno della sua Instagram community, il 35% dei rispondenti dichiara di avere utilizzato, ben più di una volta, app di shopping second hand.

Fenomeno second hand: una realtà che non conosce età

Preferita la modalità di acquirente (67%) rispetto a quella di venditore (33%), il fenomeno sembra non conoscere età. Non è una moda dei giovani, non è un universo accessibile ai soli Millennial e GenZ, anzi. L’84% sostiene che interessa tutti, indistintamente, Baby Boomers e over 60 inclusi. Lo shopping di seconda mano è sicuramente utile per risparmiare (45%), ma è anche legato alla passione e alla riscoperta del vintage (55%). Su un punto non ci sono dubbi e la community Instagram di Wiko risponde compatta: privilegiare l’usato è una scelta sostenibile ed eco-friendly (78%). Lo sostiene anche Melania Della Torre, appassionata di vintage e second hand, nota sui social come La ragazza del vintage, che Wiko ha voluto interpellare sul fenomeno.

La ragazza del vintage

Anche se la strada è ancora lunga – sostiene Melania – le cose stanno cambiando. Negli ultimi anni si sta parlando molto di sostenibilità e di economia circolare. Ricordo che non molto tempo fa le persone al solo pensiero di acquistare capi usati storcevano il naso, adesso c’è una diversa attitudine e una maggiore richiesta di questi capi, soprattutto tra gli under 30”.

Fenomeno second hand: le nuove generazioni

Secondo Melania Della Torre la tecnologia, le app e l’accesso continuo alle informazioni hanno svolto un ruolo virtuoso e di accelerazione nella diffusione del second hand. Oggi il riciclo dei materiali, abbigliamento incluso, è una delle soluzioni più efficaci a favore della sostenibilità ambientale. Le nuove generazioni lo sanno e danno sempre maggiore valore ai marchi e alle realtà, grandi o piccole che siano, che dimostrano questa sensibilità.

Ma da “neofiti”, come ci si approccia all’acquisto second hand online?

Fenomeno second hand: 3 consigli pratici

Melania Della Torre ha fornito a Wiko tre pratici e semplici consigli per uno shopping “a prova di abbagli”, per acquistare o mettere in vendita un capo o un accessorio in tutta sicurezza:

1) Controllare le recensioni di altri utenti e chiedere informazioni. Sapere di potersi fidare dell’acquirente è un passo in più verso l’acquisto, se si è incerti o in dubbio sull’originalità del capo, il consiglio di Melania è di chiedere al venditore maggiori informazioni e foto dei capi, o magari di farsi un giro online per confrontare i prezzi.

2) Essere onesti. Nel second hand o vintage capita spesso di trovare nei capi dei difetti e delle piccole imperfezioni. È normale che sia così, trovandosi di fronte a un oggetto che ha avuto una “prima vita”. È importante farlo presente sia nella descrizione che nelle foto. Lo shopping second hand non deve essere una truffa, ma un modo aperto, trasparente e circolare di fare acquisti.

3) Privilegiare la luce naturale. A “livello tecnico” è importante scattare foto sempre con la luce naturale, senza filtri, senza modifiche che alterino la percezione del capo. Infine, cosa fondamentale per accorciare i passaggi verso l’acquisto e ottimizzare tempo e risorse, è aggiungere sempre le misure esatte dei capi, le taglie, eventuali note sulla vestibilità, indirizzando il cliente verso il capo giusto.

P.P.

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