Il concetto di artigianalità e del fatto bene, quando si parla di calzature Made in Italy, storicamente viene associato alla lentezza dei gesti, al rito di recarsi personalmente dall’artigiano per prendere le misure, scegliere il cuoio e il colore della scarpa che vorremmo. Succede però che in un mondo che va veloce, come quello in cui viviamo, spesso di tempo non ce n’è, e si rischia di rinunciare ad una scarpa fatta in maniera artigianale, ripiegando su altre di natura industriale.

Succede però anche che giovani ragazzi con l’amore per le calzature Made in Italy che vivono anche loro in questo mondo fatto di tutto e subito, senza perdere troppo tempo, si mettano a tavolino e lascino defluire le idee, come nel flusso di coscienza che scivola via dalla testa di Molly Bloom dell’Ulisse di Joyce, prima di addormentarsi. Le fanno defluire per cercare di capire come fare a realizzare un prodotto artigianale, pensato per chi di tempo ne ha poco ma non vuole rinunciare alla poesia di una scarpa fatta interamente a mano.

La risposta è stata IoVado shoes. Albert, Hans Paul e Stefano, tre giovanissimi ragazzi, amici d’infanzia, che in questo mondo frenetico ci vivono da sempre, hanno pensato di rendere fruibile e veloce l’esperienza della bottega di un calzolaio, grazie ad una negozio online dove è possibile scegliere colore e bordura delle slippers e personalizzarle con le proprie iniziali. Un gesto velocissimo che richiede meno di cinque minuti, senza compromettere comunque la poesia di una calzatura artigianale Made in Italy. Dopo qualche giorno dall’ordine, infatti, Albert, Hans e Stefano vi invieranno una mail in cui, oltre ad aggiornarvi sullo stato d’ordine della vostra scarpa e sui materiali utilizzati per realizzarla, raccontano da chi, dove e come è stata fatta la vostra scarpa IoVado.

La pelle è stata tagliata dal Signor Paolo, che lavora con la calzatura da quando è bambino. La fase successiva è messa nelle mani esperte della Signora Loretta che cuce la tomaia e la fodera della scarpa IoVado. Nell’ultima fase, il Signor Dario dà vita alla sua iovado unendo i diversi elementi della scarpa in un unico pezzo; come un direttore d’orchestra, Dario vede la figura d’insieme tra la bellezza dei particolari“, si legge nella mail, a cui sono allegate anche le foto dei Signori Paolo, Loretta e Dario, per vedere la faccia di chi a quella scarpa ci ha lavorato, per farci toccare con mano il loro lavoro.

Non è finita qui. L’esperienza diventerà ancora più poetica, nel momento in cui, ricevuta la scarpa, solleverete il coperchio della scatola che porta, scritto a mano, il vostro nome. Odore di cuoio, di mastice, di nuovo e speciale solleticheranno il vostro olfatto, proiettandovi immediatamente dentro la bottega di un mastro calzaturiero. All’interno troverete, poi, un bigliettino che racconta la storia delle scarpe e che chiosa così: “Siamo certi che con la scarpa Iovado intraprenderai nuovi passi e che la linea tratteggiata (Elemento distintivo delle scarpe io vado, N.d.r.) ti darà equilibrio e guida nelle tue prossime scelte“. Quando la poesia di una scarpa diventa 2.0.

Pinella PETRONIO