Sognate in grande, non c’è altro da fare. Per quanto ne sappiamo, ci è concessa una sola occasione, quindi abbandonate le vostre paure e vivete i vostri sogni“. Ci sono donne destinate ad entrare nel mito. Destinate a fare la storia. Fragile e forte, forse più fragile che forte. Ingenua e nel contempo straordinariamente – a dispetto di quello che allora di lei poteva pensare – intelligente. Sensuale, sexy e provocante con quella sua aria da bambina bisogna di essere protetta, ma in grado di mettere in ginocchio uomini potentissimi.

Marilyn Monroe è un’icona transgenerazionale. Una donna che ha ispirato artisti, musicisti e scrittori. Una donna, la cui esistenza è stata contrassegnata da grandi dolori, cadute e trionfi. Una donna entrata nel mito troppo giovane, con la sua prematura scomparsa. Una donna, emblema di eleganza, il cui stile è entrato negli annuali della moda, ispirando designer di ogni generazione. Una donna che ancora oggi non si dimentica, i cui scatti sono entrati, anche loro, a far parte del nostro immaginario collettivo.

Scatti indimenticabili noti ai più e scatti che ancora, dopo ben 53 anni dalla sua morte, devono essere rivelati. Fino al 27 febbraio 2016, alla The Little Black Gallery avremo la possibilità di conoscere un altro pezzettino della vita di Marilyn grazie ad una nuova serie di immagini rare e fotografie inedite, dei fotografi Milton H. Greene e Douglas Kirkland, raccolti in una rassegna, il cui titolo, “Gentlemen Prefer Blondes starring Marilyn Monroe“, rievoca il film di Howard Hawks del 1953 dove l’attrice recita a fianco di Jane Russel.

Pinella PETRONIO