Temeraria, determinata, talentuosa, piena di fascino e stile. Ma soprattutto coraggiosa. Anna May Wong, attrice americana di origine cinese, è stata così. Per questo Google oggi, che ricorre il 97° anniversario dall’uscita del film muto “The Toll of the Sea” di cui è stata protagonista, le dedica il suo doodle.

Un’altra grande donna per Google

E così dopo Matilde Hidalgo de Procel – medico, poetessa e attivista ecuadoriana per i diritti delle donne – e l’aviatrice australiana Maude Lores Bonney, è ancora una volta una grande donna ad essere celebrata da Google, che questa volta sceglie una suggestiva sequenza di immagini in bianco e nero, per celebrare la prima attrice sino americana ad ottenere successo nel mondo del cinema, in un periodo contrassegnato da episodi di discriminazioni e razzismo nei confronti della comunità cinese, dovuti al Chinese Exclusion Act promulgato nel 1882.

Anna May Wong, chi era?

Nata il 3 gennaio del 1905 nel quartiere di Chinatown a Los Angels, sfidò le convenzioni, la società e i genitori che si opponevano con determinazione, tentando la carriera nel mondo del cinema, iniziando a recitare giovanissima (aveva 16 anni), in film come The Red Lantern e The Thief of Baghdad (1924) con Douglas Fairbanks, in cui ottiene un ruolo discretamente importante.

Il successo

Il grande e sorprendente – per quel periodo di discriminazioni – successo negli USA le consente di cominciare a viaggiare, soprattutto in Europa dove ottenne parti da protagonista per potere poi tornare negli Stati Uniti e ambire a qualcosa di più dei ruoli secondari che le volevano cucire addosso.

Non è un caso infatti se rientrata a Hollywood, venne selezionata per recitare di fianco a Marlene Dietrich in Shanghai Express, ruolo che fece di lei una sorta di icona di stile, tanto che la Mayfair Mannequin Society di New York la nominò “donna meglio vestita del mondo”.

Anna May Wong, il viaggio in Cina

Il successo, tuttavia, non la mette al sicuro dal razzismo: continua infatti ad essere pagata meno delle altre colleghe e ad essere esclusa. Per questo Anna May Wong parte per un lungo viaggio in Cina negli anni ’30, alla ricerca delle sue origini, per conoscere meglio le sue radici. Di rientro negli Stati Uniti all’alba della Seconda Guerra Mondiale, Anna May Wong sceglie di schierarsi contro il Giappone, parteggiando per la Cina.

Il declino e la TV

Gli anni che segnano la fine della guerra sono anche quelli per lei del ritorno sulle scene, ma questa volta nel piccolo schermo, con una serie di apparizioni nella serie The Gallery of Madame Liu-Tsong, primo programma che ha come star una donna di origine asiatica.

Emblema di libertà

Anna May Wong muore giovanissima all’età di 56 anni, entrando nella storia come emblema di libertà e temerarietà, come una donna coraggiosa e sfidante le convenzioni, riuscita a coronare il suo sogno nonostante il razzismo.

Pinella PETRONIO