L’estate 2014 era stata “bollente” per alcune star di Hollywood, e non solo per le giornate trascorse tra le braccia dei relativi compagni, ma anche a causa delle foto rubate proprio mentre si trovavano in atteggiamenti intimi e in situazioni di privacy.

La bomba era scoppiata dieci mesi fa e ad uscirne particolarmente provata era stata l’attrice Jennifer Lawrence, della quale erano state messe online immagini in cui appariva nuda ma che lei aveva tenute per sé, senza nessuna intenzione di divulgarle ai media.

Ora, a quasi un anno di distanza, alcuni media statunitensi hanno pubblicato alcuni documenti sulle indagini condotte finora dall’FBI per identificare i responsabili degli attacchi informatici.

Si è appreso così che il 15 ottobre 2014 gli agenti hanno eseguito una perquisizione in un’abitazione nei pressi di Chicago, il luogo da cui sarebbero stati effettuati gli accessi non autorizzati agli account iCloud delle celebrità per entrare in possesso delle loro foto.

Le deposizioni sono state fatte da più persone, verosimilmente danneggiate da questo “furto” di immagini, e che sono riportate utilizzando le sole iniziali di nome e cognome di esse, ma secondo alcune ricostruzioni si tratterebbe di Abigail Spencer, Christina Hendricks, Hope Solo, Jenette McCurdy, Olivia Wilde, Anna Kendrick, Emily Browning e Amber Heard.
In un’altra deposizione non ancora resa pubblica, ma vista da alcuni giornalisti del Chicago Sun-Times si parla di J.L., probabilmente Jennifer Lawrence, e dello stato di forte stress in cui si trovava quando gli agenti hanno raccolto la sua testimonianza.

Nonostante si sappia che una casa è stata perquisita, non sono ancora chiare le accuse nei confronti della persona che vi abita, anche se l’attività che svolgeva nell’abitazione non sono più un mistero, almeno per l’FBI. Sono infatti stati violati gli account di iCloud, sistema che oltre a offrire un servizio email permette di salvare online le proprie fotografie, in modo da averle sincronizzate su più dispositivi.

Gli account interessati sarebbero stati più di 500 con almeno 3.263 accessi eseguiti tra fine maggio 2013 e fine agosto 2014.
L’FBI non specifica quanti di questi fossero di persone famose, ma nei documenti si dice comunque che “un certo numero” di account era legato alla pubblicazione delle foto delle attrici su Internet alla fine della scorsa estate.

Tra le deposizioni, spicca quella di A.S., che ha dichiarato di essere rimasta “chiusa fuori dal suo account personale online” tra aprile e maggio 2014 e di avere scoperto in seguito che “tutte le foto rubate erano state scattate con il suo iPhone e inviate al suo ragazzo tramite iMessage”. Nello stesso periodo di tempo le furono sottratti anche due video, sempre memorizzati nel suo telefono e probabilmente sincronizzati online tramite iCloud.

A.H. ha raccontato un’esperienza simile, aggiungendo però che solo alcune foto erano state inviate al suo ragazzo, mentre altre sul suo telefono non erano mai state condivise.

Dai documenti appare ormai chiaro che le violazioni degli account furono eseguite senza avere particolari conoscenze informatiche, ma semplicemente traendo in inganno i loro proprietari, per lo più con email fasulle nelle quali si chiedeva di rispondere inviando i dati di accesso ai propri account per inesistenti motivi di sicurezza.

Ottenute le credenziali, l’autore delle violazioni poteva entrare in iCloud, consultare i documenti salvati online, scaricarli e se necessario modificare la password dell’account.

La perquisizione a metà ottobre della casa vicino a Chicago portò al sequestro di diverso materiale: uno smartphone, due schede di memoria, un cellulare, un tablet Kindle Fire, un portatile, un computer fisso e altri dispositivi.

Nel Chicago Sun-Times si fa riferimento anche ad un’ulteriore abitazione in cui sarebbe stata eseguita una perquisizione e da cui furono eseguite violazioni di altre centinaia di account iCloud, ma non è chiaro se l’autore di queste attività fosse in qualche modo in contatto con quello dell’altra casa perquisita.

Per ora è tutto, ma siamo sicuri che ci sarà una seconda puntata.

Vera MORETTI