Dopo il coma sono un uomo nuovo. Cambia tutto. Le emozioni. Il carattere. Sono attento alle virgole della vita. Se prima salutavo una persona adesso sorrido e dico “alla prossima”. Un “vaffa…” non lo direi più. Se prima ero molto impulsivo adesso sono molto riflessivo. Forse mi ha fatto bene. Prendo quello che mi è capitato come un regalo“.  E’ capitato tutto il giorno di Pasqua: ora che la ricorrenza si avvicina ripercorriamo insieme a Karim Capuano l’esperienza del coma e del suo risveglio.

Karim, lei ci sorprende. La ricordavamo cattivello…
Non ero cattivo, ero istintivo ma vero. Ero la persona più vera ma senza presunzione. In questo mondo molto falso per attitudini, il vero ero io e per questo risultavo quello scontroso ma dicevo solo quello pensavo, come dovrebbe essere sempre nella vita. Forse enfatizzavo il mio messaggio, ma era uno show e comunque piacevo alla gente. Era un modo di comunicare. Conosco la comunicazione e sapevo quello che facevo, infatti sono sempre stato premiato. Sono sempre stato il personaggio più riconosciuto dalla gente. Ho festeggiato 18 anni in televisione e se non mi hanno ancora cacciato ci sarà un motivo? Quando non funzioni, non ti confermano più. Con me non è accaduto: questo mondo funziona con la pubblicità e con l’audience, e se non funzioni non ti chiamano più.

Ma il coma l’ha trasformata. Cosa si ricorda di questa esperienza? E’ vero che c’è la luce…
Tutto mi ricordo. Io sono convinto di una cosa: io mi sono risvegliato il giorno di Pasqua, verso mezzogiorno. Calcolando il fuso orario, erano le 6 del mattino a New York e mezzanotte a Tokio, quindi era Pasqua in tutto il mondo, questo me l’ha fatto notare il mio neurologo, secondo me la forza di quel giorno mi ha miracolato.
Mi hanno spiegato luminari neurologi che, quando una persona si risveglia da un coma come il mio, porta con sé un sacco di conseguenze. Beh, io mi sono svegliato senza nessun problema. Io ho ricevuto, circa, 35 milioni di e-mail di preghiera dagli italiani ma anche da New York, da Bruxelles… I programmi Mediaset sono trasmessi in tutto il mondo, quindi il mio caso era balzato alle cronache e si era venuto a sapere quello che mi era capitato.
Secondo me, la forza della mente, lo stesso pensiero della mente che mi hanno trasmesso le persone da tutto il mondo mi ha dato la forza di svegliarmi. Io non credo ai miracoli. Credo più alla forza dell’energia della gente.

Niente miracoli: quindi non è cattolico?
Sono cattolicissimo. Gesù è un uomo dei miei miti, ma come uomo, non come Santo. Gesù è stato capace di creare un movimento intorno a sé. In un momento in cui vigeva il politeismo è stato in grado di imporre la fede di un Dio solo, e si è fatto crocifiggere per questa sua idea. Un uomo straordinario, nonostante le umili origini. Ha tutto il mio rispetto. Io so di averlo avuto vicino: io me lo ricordo su una montagna che mi imboccava con un cucchiaio vuoto. E ad ogni boccata io mi sentivo più forte, le energie mi aumentavano.

Quindi lei ha sentito la presenza del Signore durante il coma?
No, io sentivo proprio l’odore dei capelli. Clint Eastwood, nel film “Hereafter” con Matt Damon protagonista, ha parlato proprio di questo problema: nessuno riesce a capire cosa succede durante un coma irreversibile.
E’ come se uno entrasse in una vita parallela dell’anima: perché tutti, quando si svegliano, dicono di aver visto la stessa cosa? Come mai tutti entrano in questo tunnel con questa luce? Io non ho visto nessun tunnel e nessuna luce ma l’esperienza è simile. Per fortuna ne sono uscito al meglio, ho avuto solo qualche allucinazione nel periodo post-risveglio, ma a detta dei medici era normale. Nonostante la tragedia enorme che ho vissuto, dopo un anno e 10 mesi sto parlando con lei regolarmente: è straordinario. Oggi i miei punti di vista, le mie priorità sono: rimettermi in sesto, riequilibrare il mio corpo, trovare il mio punto di equilibrio interiore.

Quindi è al 100% in forze?
Ha vinto la mia forza interiore che ha sopraffatto tutti i miei mali. La mia voglia di vivere è venuta fuori. Questo è l’unico modo in cui i medici ed io ci spieghiamo come ne sia uscito, perché un coma irreversibile ti lascia sulla sedia a rotelle per cinque anni. Io dopo 3 mesi ero già in palestra. Come non si spiegano che sia tornato a vivere mentre era Pasqua in tutto il mondo, compresi tutti i fusi orari. Ho portato la parola di Cristo anche nella Scienza. Forse Lui voleva usare per me per diffondere questa cosa? Può essere, io non lo so. Sono stato uno strumento di Dio? Non lo so. La domanda rimane aperta anche con un genio come Clint Eastwood.

Paola PERFETTI