Se, come me, avete affrontato l’adolescenza con un’istruzione d’impronta classica comunque siete scusate: il Mito dell’Androgino di Platone ci ha rovinate tutte (per millenni). Sì, proprio la storia-antenata delle anime gemelle, quella che narra di Zeus che durante un attacco d’ira divise gli esseri perfetti con quattro braccia e quattro gambe a metà, condannandoli a cercare per tutta la vita la loro mezza mela.

Così per anni abbiamo creduto di essere incomplete da sole, azzoppate, che fosse indispensabile amare qualcuno per vivere davvero. E abbiamo cercato il Principe Azzurro che ci svegliasse dal lungo sonno, ci liberasse dall’incantesimo, ci facesse scappare dall’oscurità della torre…

Invece no. Le Power Couples insegnano: prima di incontrarsi lui e lei sono realizzati, bastano a se stessi, fanno ciò che amano e si piacciono. Poi arriva l’incontro e non c’è un salvatore e una salvata, non c’è un disequilibrio o un bisogno, c’è solo l’attrazione irresistibile di due pianeti a se stanti: la formula smette di essere “mezzo più mezzo uguale a uno” e diventa “uno più uno uguale a mille“.

La Siri, nel suo libro, propone svariati esempi musicali, cinematografici, fumettosi e reali, analizzando la genesi della nostra assai variegata educazione sentimentale. E con questi ci fa capire perché continuiamo a ripetere certi errori, perché sogniamo la favola ma finiamo per accontentarci di amori sbagliati, confondendo l’amore con la sofferenza (perché sì, amare e soffrire non sono la stessa cosa!).

Concentrandoci sulle Supercouples (come le chiamano gli americani) infatti scopriamo che quasi mai sono annegate nel dolore… Ci sono poche tragedie e tanti traguardi, lacrime sì ma non esclusivamente per sentirsi vivi, ognuna delle due parti è un mondo a sé, ma in due si può davvero conquistare il mondo. L’esempio più lampante dei giorni nostri sono proprio Michelle e Barack Obama: lei avvocatessa di grido, lui un po’ meno. S’incontrano, si piacciono, si sposano e conquistano la Casa Bianca. Il tutto dimostrando continuamente un amore passionale e travolgente, oltre ad un’intesa di coppia sensazionale.

Ecco, noi Principesse 2.0 vogliamo questo: niente Principi Azzurri che ci salvino dal nostro triste destino, ma uomini forti, coraggiosi e realizzati che sappiano fare il primo passo (o il secondo), che si prendano le proprie responsabilità, che ci facciano ridere e insieme a noi conquistino il mondo passo dopo passo.

Sì, noi fanciulle del terzo millennio siamo decisamente ambiziosette. Ma ci piacciamo così.

Erika POMPILI

[ Torna indietro... ]