Dimentichiamoci, cavalletti e aperture di obiettivi che richiedono una certa professionalità. Per fare delle foto carine ( per quelle belle esistono i professionisti per Instagram bastiamo noi) basta uno smartphone. A volte, anche se ci fa ribrezzo pensarlo, può essere utile un selfie stick. E poi, ovviamente un buon occhio, ma quello, se non ce l’ha dato Madre Natura, occorre allenarlo.

Londra è, ormai l’avrete capito, una delle città favorite della nostra redazione. Ecco perché oggi vi vogliamo suggerire  gli scatti per fare impazzire Instagram

Ci sono punti della città che consentono di scattare foto particolarmente scenografiche. Capita spesso, di vedere foto bellissime dei monumenti di Londra, con la giusta prospettiva e la giusta luce; ma il punto è, da dove sono scattate?

Big Ben: 

Non è facile fotografare il Big Ben. Spesso si arriva troppo sotto, e si riesce a fotografarne soltanto una parte. Il punto migliore per fotografarlo è probabilmente il Westminster Bridge, che consente di avere una visuale abbastanza distante per poter scattare una foto dalle proporzioni perfette.

Tower Bridge

Per fotografare il  Tower Bridge il posto perfetto si è sempre pensato fosse  parte finale della passeggiata che costeggia il lato sud del Tamigi, ma noi ne abbiamo trovato un altro.

Per fare foto senza persone e avere come sfondo il ponte la location migliore è Horsleydown steps. L’unica accortezza? Attenzione all’alta marea: a volte il fiume arriva fino agli scalini!

Da sopra il Tower Bridge, invecesi possono scattare bellissime foto dell’edificio del City Hall, con alle spalle lo Shard. E ancora dall’altra parte, si può fotografare la Tower of London con dietro The Gerkin.

London Eye 

Il punto giusto per fotografare il London Eye è il Waterloo Bridge, perché dal ponte, oltre alla ruota panoramica, si inquadrano anche tutti i monumenti che si trovano sulla riva opposta. Sicuramente più colorata la sera, con tutte le luci della città, certamente romantica e caratteristica quando – non di rado- è avvolta nella nebbia .

Silvia GALLI