Possiamo dire che questa è stata la serata più bella anche se non è l’ultima? Un po’ operazione nostalgia, un po’ di emozione, un po’ di coppie straordinariamente riuscite, la quarta serata, quella delle cover è la nostra preferita. Ogni anno è così, quest’anno ancora di più.

Siamo partiti alla grande con AnnalisaLa Rappresentante di lista e il coro Artemia che hanno dato subito una ventata di energia all’Ariston con Sweet dreams. Che voci e che sinergia, un bell’amalgama sexy e grintoso, si comincia alla grande!

 

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Molto bene anche Rose Villain con  Gianna Nannini, un duo sorprendentemente riuscito. Qualche indecisione ma, va bene ci sta, è tutta emozione.

 

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C’è chi ha pianto, chi ha pianto e chi ha pianto con il duo Roberto Vecchioni e Alfa con Sogna ragazzo sogna. Un brano che è già un capolavoro così com’è ma, cantato su quel palco, ha mostrato ancora di più la sua profondità e magia. Un dialogo tra generazioni, un’esortazione ad avere speranza nel futuro. Vecchioni è davvero un patrimonio nazionale, magnifica la sua partecipazione con questo giovane artista, un ottimo incoraggiamento per una carriera che deve ancora sbocciare.

 

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Molto divertente l’esibizione dei Bnkr44 con Pino D’Angiò con Ma quale idea, emozionante quella di Irama con Riccardo Cocciante che hanno interpretato Quando finisce un amore.

Il climax ascendente comincia con Hallelujah il brano scelto dai Santi Francesi che con Skin hanno davvero fatto la differenza regalando al pubblico un’esibizione a regola d’arte, magnifica, da sentire e risentire e sì si finisce per abbandonarsi alla totale commozione.

Davvero importante e politica la performance di Ghali che sul palco ha interpretato Sono un’italiano vero di Toto Cutugno insieme al musicista tunisino Ratchopper. Sul palco un italiano vero con una testa pensante e tante cose da dire, di questi tempi non ce ne sono poi molti…

 

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Un’altra scintilla ce l’ha regalata Mahmood che ha scelto un brano tanto magnifico quanto intoccabile Come è profondo il mare di Lucio Dalla. Impossibile? Esistono le eccezioni e questa lo è, insieme ai Tenores di Bitti, tradizionali cantori sardi, l’impresa è riuscita, molto riuscita.

In aggiornamento…

MaZ

Teresa Mannino we love you!