Andato in onda dal 1983 al 1988 su Italia 1 ed ideato da Antonio Ricci. Stiamo parlando di Drive In, il programma che ha fatto la storia della televisione italiana cambiandola ed innovandola.

Scritto con Lorenzo Beccati, divenuto appuntamento fisso della domenica sera, riscosse un grande successo di critica e di pubblico. Come molti di voi si ricorderanno, la velocità dei cambi di scena, i monologhi e le parodie dei film celebri, le gag rapidissime, i cabarettisti che recitavano i loro sketch in mezzo al pubblico, gli stacchetti ballati ed il montaggio incalzante furono alcuni tra gli ingredienti di una trasmissione vincente.

E forse è proprio Drive In il programma che ha dato il là alla televisione commerciale come la conosciamo noi in questi anni. Basterà sapere che l’archetipo delle attuali veline, letterine e quant’altro, sono state le ragazze fast-food portate sul piccolo schermo proprio da Ricci ed il suo team. Tanti comici italiani attualmente famosi devono il loro successo proprio a Drive In. Per citarne alcuni: Ezio Greggio, Francesco Salvi, Giorgio Faletti, Teo Teocoli e Massimo Boldi. Tra le ladies non possiamo non citare Carmen Russo, Lory del Santo ed Eva Grimaldi.

Pensando all’enorme successo della trasmissione a stento si riesce a credere a ciò che successe qualche tempo prima della messa in onda. Il pilot del programma, cioè la puntata destinata alla valutazione della produzione ed agli sponsor, proponeva talmente tante novità che dopo aver trasmesso il nastro la produzione decise di non continuare il progetto, preferendo format più tradizionali. Fortunatamente, molti dei comici erano pienamente convinti del prodotto e riuscirono a farsi promettere dall’allora Presidente, la messa in onda del programma. La promessa venne mantenuta e Drive In potè iniziare a battere i record.

I tanti ascolti furono poi suscitati anche dai personaggi che i vari comici proponevano: imitazioni di persone esistenti, semplici parodie o modelli di comportamento che fossero. Gianfranco D’Angelo introduceva e terminava ogni puntata con un monologo su vizi e manie degli italiani, in perfetta linea con la tendenza e l’onda italianissima degli insostituibili anni ’80. Davvero indimenticabile Drive In, e con un pizzico di sfiducia nel futuro televisivo, anche irripetibile. Il programma che con tutte le sue ben riuscite novità ha segnato una generazione e dilettato le altre. Un mito della tv e degli anni ’80, semplicemente unico.

Shirin Niazi