Che cosa dice il galateo in materia di liste nozze? Qual è la soluzione più elegante?

Difficile a dirsi.  Se da un lato non si può dire che compilare un elenco di beni di prima necessità quali possibili regali di nozze sia molto elegante, dall’altro lato il rischio di ricevere innumerevoli oggetti inutili, soprammobili, opere d’arte di dubbio gusto come omaggio e ritrovarsi senza una tazza per la colazione il giorno dopo le nozze è troppo elevato per chiunque.

Che lista nozze sia, dunque, ma con un tassativo divieto: mai indicare sulle partecipazioni il negozio dove è stata compilata. Il regalo, anche se di prassi lo è, non deve essere considerato un dovere e la lista nozze è un’opportunità per gli invitati, non una scelta obbligata.

Scegliere gli oggetti da farsi regalare è un momento divertente, ma anche complicato: non devono mancare pezzi importanti, ma devono essere presenti anche oggetti di valore esiguo per chi desidera soltanto fare un pensierino o non può permettersi di investire grosse cifre.

Meglio avere una lista sola, in un grande negozio in cui si possa spaziare dal servizio da tavola ai completi letto ai piccoli o anche grandi elettrodomestici piuttosto che avere due o tre liste in posti differenti con il rischio di non riuscire a chiuderne nemmeno una. Un consiglio pratico?

Compilarla prima di spedire le partecipazioni in modo da non farsi trovare impreparati quando il primo invitato chiederà se c’è una lista e non avrà la malsana idea, per non dover aspettare, di scegliere il tanto temuto regalo “fuori lista”.

E se i futuri sposi già convivono? Ultimamente è diventato di gran moda scegliere di aprire la lista nozze in agenzia di viaggi: è evidente che la luna di miele non è un’esigenza primaria, ma piuttosto che ritrovarsi con 48 cornici e 24 svuotatasche, meglio chiudere un occhio sul bon ton e pensare ad un bel viaggio.

Anche per le liste nozze in agenzia ci sono dei no tassativi, primo fra tutti quello della quota minima, ognuno deve essere libero di partecipare al regalo come desidera e come può, dimentichiamo l’equazione per cui il regalo deve costare almeno quanto il pranzo di nozze, visti i budget milionari di certi matrimoni quelle lune di miele dovrebbero durare anni!

 

Silvia GALLI

 

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