E’ stata la volta del caffè lungo, del brunch al posto del pranzo domenicale, del cake design al posto del tiramisù e, per quanto riguarda i matrimoni è un pullulare di influenze oltreoceano. Dall’addio al nubilato, ai wedding planner, fino ai brindisi del testimone dello sposo o, come dicono in terra americana il “best man”.

Poiché noi italiani non siamo avvezzi a fare discorsi o brindisi ai matrimoni, specie se di persone a noi particolarmente care, ecco un vademecum per non sbagliare un colpo in questa occasione.

Prima e fondamentale regola non bere più di un bicchiere prima di parlare, è vero che come dicevano i latini “in vino veritas”, ma non è il caso di svelare in questa occasione gli scheletri nell’armadio dello sposo, qualora ce ne siano! La figuraccia di Hugh Grant era divertente nel film quattro matrimoni e un funerale, ma lui era Hugh Grant, a lui si perdona tutto.

E’ importante prepararsi un discorso, scriverlo ed esercitarsi a leggerlo allo specchio: non tutti sono abituati a parlare in pubblico e le persone che ascolteranno vorranno capire bene cosa viene detto e sentirsi partecipi e coinvolti, per cui è fondamentale rivolgersi a loro, almeno con lo sguardo.

Ma che cosa deve dire nel discorso il testimone? Innanzitutto deve presentarsi, non è detto che tutti gli invitati lo conoscano, per cui è bene un breve accenno su come ha conosciuto lo sposo, poi un ringraziamento ai genitori ed agli sposi per l’opportunità, per spezzare l’inevitabile tensione un brindisi alle damigelle, se ci sono, può aiutare, altrimenti all’amica, single, della sposa. Qualche battuta ed aneddoto simpatico sullo sposo è d’obbligo, ma assolutamente da evitare come la peste ogni accenno a precedenti fidanzate: nessuno desidera che il giorno più bello degli sposi venga rovinato da una battuta infelice. Infine il best man deve fare parlare il proprio cuore alzando il calice nel brindisi più romantico della serata, dilungandosi sulle qualità dello sposo ma senza tralasciare un omaggio alla sposa.

Ultima raccomandazione, il discorso non deve essere troppo lungo, tra i 4 e i 7 minuti, ma se non si è avvezzi a parlare in pubblico quattro minuti sono più che sufficienti per augurare una vita lunga e serena ai propri amici senza farla iniziare con uno sbadiglio annoiato.

 

Silvia GALLI

[ Torna indietro... ]