Tutti ne parlano, tutti lo vedono: The Crown, serie tv proveniente da Netflix, sta spopolando, tanto che già viene definito un capolavoro.

Per chi non lo sapesse, la corona del titolo è quella d’Inghilterra, che grava sulla testa di Elisabetta II, e che rappresenta un prestigio ma nello stesso tempo un fardello, per le responsabilità e le rinunce che comporta.

Trattandosi di una protagonista ancora in vita, la regnante più longeva della storia del suo Paese, la sfida era doppia: raccontare e riprodurre avvenimenti arcinoti e doversi confrontare con chi ancora quella corona la indossa, indipendentemente da quanti vorrebbero eliminare la monarchia dal Regno Unito.

Ad interpretare Elisabetta II è Claire Foy, che appare, nella prima puntata, come giovane donna e giovane sposa, durante l’insediamento avvenuto nell’ormai lontanissimo 1947. Questa donna, che vede scomparire l’amato padre, sale verso il trono con paure e insicurezze che ogni donna della sua età avrebbe, ma non vi si sottrae, e cammina verso il suo destino, consapevole di quanti, intorno a lei, storcano il naso solo perché è donna, solo perché è giovane.

Certo, la storia è trita e ritrita, ma rivederla attraverso The Crown è piacevolissimo, per la recitazione, che non vede attori di primo e secondo piano ma tutti, egualmente, superbi protagonisti, per i dettagli, con l’utilizzo, ad esempio, di abiti davvero usati dalla sovrana, e per l’ambientazione, davvero impeccabile.

Luci ed ombre attraversano la narrazione, passando da inquadrature chiare, quasi fredde, a Buckingham, fino alle tenebre di Westminster, per rendere alla perfezione il difficile rapporto con il governo e Churchill.
E, a seconda della scena, cambia non solo la luce, ma anche l’inquadratura della cinepresa, che spazia, mai però senza perdere il filo del discorso, dai primi piani agli scenari, regalandoci panorami cittadini della sempre affascinante Londra ma anche le verdi vallate delle Highlands scozzesi, passando per l’esotica Africa e i paesi del Commonwealth, in un tripudio di colori e sensazioni sempre nuovi e sorprendenti.

Il rapporto tra la coppia reale sembra ancor più veritiero di quello reale, con un Filippo capace di rubare la scena ad Elisabetta, la quale, però, alla fine gli ricorda sempre chi sia lui e chi sia lei. Ma memorabile rimarrà il litigio dei due in macchina, come anche le loro effusioni, appena accennate, che non vanno mai più in là di qualche casto, castissimo bacio.

Il successo, pensiamo noi, The Crown lo deve anche a quella tendenza a narrare i fatti con competenza e veridicità, ma senza quello studio maniacale che avrebbe invece reso il tutto un freddo scopiazzamento della vera coppia reale. Apprezzata è infatti la decisione di lasciare che gli attori potessero dare sfogo ai loro personaggi, senza costrizioni: e ciò si percepisce da una recitazione naturale che a volte sembra ancor meglio della realtà.

Vera MORETTI