oggi finalmente anche i maschietti possono apprezzare l’amato Walt Disney grazie a storie come Cars, Toy Story senza dimenticarsi dei classici come il Libro della Giungla, Robin Hood e altre decine di storie bellissime.

Anche per quanto riguarda la musica c’è stata una evoluzione e non si può certo affermare che siano soltanto stati passi in avanti: dalla magnifica e sempreverde Tartaruga di Bruno Lauzi si è passati a tormentoni del calibro del Pulcino Pio…

Ciò che è cambiato in maniera più significativa, però, è il modo di ascoltare la musica.

Tutti noi, bambini negli Anni ’80, abbiamo ricevuto ad un compleanno o alla Comunione il Mangiadischi, utilizzabile solo con i 45 giri e che inevitabilmente si incantava a metà di una canzone. Ci ha accompagnato ovunque andassimo, ed i più giovani ricorderanno la sua evoluzione: il mangianastri di un noto marchio di giocattoli.

Se oggi chiediamo a un qualsiasi bambino come ascolta la musica possiamo essere certi che nemmeno uno usa un riproduttore di compact disc, ma tutti quanti utilizzano lettori di musica in formato Mp3: anche la musica è diventata virtuale.

Negli Anni ’80 aspettavamo l’orario preciso per sederci sul divano e guardare i nostri cartoni animati preferiti: da Heidi a Candy Candy, oggi i programmi si registrano e i  moltissimi canali per bambini  a disposizione trasmettono cartoni animati o programmi di intrattenimento per i più piccoli a tutte le ore.

Stabilire se fosse meglio allora o oggi è impossibile, certo è che negli Anni ’80 si assaporavano di più certi momenti o premi. Ma forse per giudicare bisognerebbe provare ad essere bambini oggi.

 Silvia GALLI

[ Torna indietro... ]