Le eroine dei telefilm sono diventate, per le ragazze di oggi, i nuovi punti di riferimento alle quali ispirarsi per farsi strada nella vita.

Certo, si tratta di personaggi che, nella realtà, non esistono, e che spesso dunque esasperano i loro pregi e i loro difetti. Ma, per la loro forza, la loro tenacia e la loro determinazione, rappresentano esempi da seguire quando ci si trova in situazioni intricate.

Del resto, il mondo delle serie tv propone, da qualche anno, donne che non hanno nulla dia invidiare agli uomini e che, quindi, arrivano dove fino a pochi decenni fa sembrava impensabile.

Volete qualche esempio di queste super ragazze? C’è solo l’imbarazzo della scelta!

Cominciamo da Alex Parrish, la protagonista di Quantico, una ragazza in grado di reagire ai traumi del suo passato con grinta e determinazione, senza piangersi addosso, ma pronta a combattere con le unghie e con i denti per difendere il suo Paese e la sua integrità personale e professionale.

E che dire di Jessica Jones, della serie tv omonima e diventata subito un cult per chi ama gli eroi della Marvel? Lei, inoltre, deve la sua originalità al fatto di essere un’eroina al contrario, poiché si ritrova a convivere con la perdita dei suoi superpoteri. Il suo disturbo post-traumatico da stress non le impedisce, però, di battersi in favore dei più deboli, mettendo da parte la sua interiorità in favore dei problemi degli altri. E il suo pensiero, fin dalla prima puntata, è piuttosto chiaro: “Conoscere significa che devi prendere una decisione: uno, continuare a negarlo a te stessa; due, fare qualcosa al riguardo“.

Caparbietà, talento ed intelligenza, unite ad uno stile impeccabile, sono le caratteristiche di Olivia Pope, la protagonista di Scandal. D’altronde, come non amare pazzamente la donna che riesce a tener testa addirittura all’uomo più potente del mondo, il Presidente degli Stati Uniti? E’ ormai diventata un’icona la frase che gli urla contro: “Non sono un giocattolo con cui puoi giocare quando sei annoiato o solo o arrapato. Non sono la ragazza che il ragazzo ottiene alla fine di un film. Non sono una fantasia. Se mi vuoi, meritami. Fino a quel momento abbiamo chiuso“.

Anche Stella Gibson, la detective di The Fall, non ha peli sulla lingua, e che grazie alla sua grinta sa cosa vuole e come ottenerlo. Tra le sue perle di saggezza: “I media amano dividere le donne in vergini e vamp, angeli o prostitute. Non incoraggiamoli“.

Annalise Keating, invece, l’avvocato penalista più temuto e osteggiato nel tribunali della serie Le regole del delitto perfetto. Tra le sue frasi ad effetto, quella rivolta alla sua studentessa Michaela: “Scelga suo marito con attenzione, Miss Pratt. Potrà prendersela solo con se stessa se andrà male“.

Fragile ma coraggiora e determinata è Carrie Mathison, la protagonista di Homeland, che lavora per la CIA e, in particolare, per il Centro Antiterrorismo. Pur soffrendo di disturbo bipolare, Carrie agisce per portare a termine le cause che le stanno a cuore.

Tra queste donne d’acciaio non poteva mancare Claire Underwood, la moglie del Presidente degli Stati Uniti in House of Cards. Fredda e distaccata all’apparenza, ma anche indipendente e coraggiosa, in realtà è disposta anche a mettere da parte la propria ambizione per consentire al marito di raggiungere i propri scopi. Una moglie devota e dedita al matrimonio, nonostante la carriera e le apparenze, che però ultimamente ha saputo stupire tutti.

L’eroina più magica è decisamente Merida, la principessa dai capelli rossi di C’era una volta. Femminista , astuta, caparbia e divertente, ha saputo dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che una donna non ha bisogno di un uomo per essere felice.

Per quanto riguarda Supergirl, il telefilm che in Italia non è ancora arrivato ma che negli States ha già fatto boom, da notare è Cat Grant, la cinica direttrice editoriale cui la protagonista fa da assistente. Ecco il suo pensiero: “Ho capito come essere brillante nel mondo degli affari e solo dopo ho aggiunto l’essere una grande madre. Ci sono troppe donne che si bruciano perché cercano di fare troppo prima che siano pronte“.

Vera MORETTI