George Alexander Louis compie un anno: il 22 luglio del 2013 orde di fotografi e giornalisti avevano accerchiato il St. Mary’s Hospital in attesa (maschio o femmina?) del Royal Baby. Lì 31 anni prima era nato il principe William e lì la duchessa di Cambridge Kate ha dato alla luce il terzo erede in linea di successione al più importante trono d’Europa.

Gli 88 anni della bisnonna Elisabetta e i 93 del bisnonno Filippo sono d’augurio al piccolo George, il cui regno, a rigore di logica, dovrebbe seguire quello del nonno Carlo e del papà William, ed iniziare quindi in piena senilità all’avvicinarsi del prossimo secolo. Per il momento George è però una super star, sovrano indiscusso delle copertine che ha strappato alle regine del gossip e a quelle di stile, del resto il paffuto Royal Baby è anche un’icona di stile, capace di plasmare con le sue carrozzine e t-shirt perfino i desideri delle donne in dolce attesa e delle neo-mamme.

La modernissima geek monarchia britannica sembra avere capito fin troppo bene il potenziale mediatico rappresentato da George che del resto di questa istituzione antica, amata ma altalenante, rappresenta il futuro. E allora ecco che qualche giorno fa è comparso sulla pagina Facebook The British Monarchy il ritratto del Royal Baby che cammina con salopette in denim e braccia aperte, un’anteprima (come le rock star all’uscita dei nuovi album) dei 3 scatti ufficiali con cui Kensington Palace ha deciso di festeggiare il compleanno. Ieri sera, a pochi minuti dalla mezzanotte (ora italiana) sono comparse le altre due promesse fotografie: George tra le braccia di mamma e papà alla mostra Sensationa Butterlies al natural History Museum, che a questo punto crediamo sarà preso d’assalto dai genitori con le carrozzine.

Ad aprile scorso George ha svolto incosciamente la sua prima missione di stato: intenerire il cuore di australiani e neozelandesi accompagnando William e Kate nel loro viaggio ufficiale nei 2 paesi membri del Commonwealth. Missione compiuta. La prima di una lunga serie necessaria a traghettare la monarchia inglese verso il nuovo secolo, missioni sempre più difficili ad ogni compleanno.

Andrea VIGNERI