Abbiamo parlato, qualche giorno fa, di cosa fare prima di presentarsi ad un colloquio, oggi affrontiamo insieme il giorno del colloqui con alcuni semplici consigli.

Vestiamoci meglio di quanto pensiamo. Sì, il rischio di essere, come si dice in gergo “over dressed” c’è, ma meglio mostrare rispetto, di tenere a fare buona impressione, piuttosto che dare l’impressione di essere trasandati.

Sui colori è il buonsenso a farla da padrone, meglio puntare su colori neutri o bianco, blu, grigio, nero; sono da evitare il rosso acceso o tutti quei colori vitaminici che vanno benissimo all’ora dell’aperitivo, ma non per un incontro di lavoro. Inutile specificare che piume, paillettes e strass sono da evitare come la peste.

Potrebbe non servire nulla, ma un taccuino, il proprio documento di identità, oltre al curriculum vitae, naturalmente, fanno buona impressione e danno l’idea che ci siamo preparati con cura all’appuntamento. Per certi tipi di professioni portare il computer con il proprio portfolio lavori potrebbe essere necessario.

Rompere il ghiaccio è sempre faticoso, un complimento, magari ad un’opera d’arte o al tipo di edificio in cui si è potrebbe invece essere apprezzato, mentre commenti, ancorché complimenti, sull’intervistatore danno subito la fastidiosa immagine di adulatore.

In un colloquio, e questa è una regola generale, sempre meglio essere più formali del dovuto che troppo confidenziali. A mantenere un certo distacco- ovviamente che non dia l’idea di superbia- raramente si sbaglia.

Può capitare che l’intervistato re abbia una soglia di attenzione piuttosto bassa, meglio in questo caso abbreviare le risposte e non farsi prendere dal panico se si avverte qualche segnale di distrazione.

Se invece il linguaggio del corpo dell’intervistatore indica grande attenzione possiamo sentirci liberi di abbellire le nostre risposte, rimanendo sempre comunque entro la soglia dei 2 minuti per risposta.

Prendersi del  tempo prima di una risposta è lecito, quello che non si deve fare è divagare. Meglio un intercalare semplice come “Ecco non mi era mai stato chiesto, questa domanda è interessante” ad esempio.

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Silvia GALLI