Di che cosa stiamo parlando? Dell’ultima trovata dei Millennials, il Friendship Wedding, ovvero il matrimonio di amicizia.

Per capire meglio di che si tratta partiamo dall’esempio di due americani che si sono raccontati durante un’intervista, poi diventata virale, e che ha fatto il giro del mondo.

Dylan e Mary-Louise si amano. Hanno vissuto platonicamente come coinquilini per due anni a New York, poi, di comune accordo hanno deciso di mettere la situazione nero su bianco.

A metà strada tra Love Story e Will & Grace, il matrimonio d’amicizia lo si può considerare una società domestica. Di regole ce ne sono poche: si deve convivere e nessuno, ovviamente deve essere sposato a qualcun altro. Nel momento in cui uno dei due si innamora e vuole sposarsi deve “divorziare.

La differenza tra una normale collaborazione domestica e un matrimonio di amicizia è che, con quest’ultimo, la coppia lo celebra come un matrimonio tradizionale.

Diciamo che i matrimoni di amicizia sono una versione diversa da quella più famosa di “friends with benefits”. Il beneficio non sta tra le lenzuola, bensì nel mutuo soccorso.

I Friendship Wedding come quello di Dylan e Mary Louise prevedono anche abito bianco, bouquet da sposa, una festa – o almeno una cena con gli amici più intimi- e, naturalmente un servizio fotografico da postare per intero su Instagram con tanto di hashtag.

E le famiglie? Quella dei due che abbiamo preso ad esempio è stata entusiasta, non abbiamo idea però di quante lo sarebbero altrettanto…

E’ un po’ triste il matrimonio tra due amici? Si perde la sacralità del vincolo? Probabilmente sì, ma se è vero che da che mondo è mondo esistono i matrimoni di convenienza, prendendo ad esempio i film Green card ha fatto scuola in materia, che differenza c’è ora?

Certo se poi dall’amicizia e dalla convenienza nascesse anche un amore più sensuale saremmo di fronte alla storia d’amore perfetta, ma è di questo mondo la perfezione?

Avete presente Harry Ti presento Sally? Ecco abbiamo detto tutto.

Silvia GALLI