Che sia in città od in montagna poco importa, a farla da padroni saranno broccati, velluti, candide pellicce, ma anche luci dorate od argentate, candele, addobbi glitterati – in questo periodo dell’anno, proprio non se ne può fare a meno –neve, campane a festa e, perché no, qualche coro gospel.

Andiamo con ordine, la sposa vestirà, come di consueto, in un colore che varia dal bianco all’avorio fino ad un crema chiaro, quello che gli amici d’Oltreoceano chiamano “winter white”, un bianco sporcato da una punta di champagne che rende tutto più morbido e caldo.

Se il matrimonio è al coperto, viene celebrato di pomeriggio ed è previsto un cocktail od una festa danzante alla sposa è concesso scegliere un abito sbracciato e scollato purché, naturalmente ,sia coperto da un cache coeur o un coprispalle in pelliccia per il momento più solenne: le spalle scoperte soprattutto in inverno sono fuori luogo e una polmonite prima di partire per il viaggio di nozze è da evitare in assoluto.

Le decorazioni floreali della chiesa e del ricevimento non potranno che essere di stagione con qualche accenno alle festività natalizie: via libera dunque a vischio ed agrifoglio, che oltretutto sono bene augurali, ma altrettanto gradite saranno gipsofhila e rose candide: due fiori a cui nessuna sposa dovrebbe rinunciare.

I segnaposto potranno ricordare le decorazioni dell’albero di Natale: palline con il nome piuttosto che i classici leccalecca bianchi e rossi, ma sulla wedding cake non c’è spazio di manovra, assolutamente vietato il panettone come sostituto della torta multipiano.

 

Silvia GALLI

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