La principessa Eugenie ha reso omaggio nel giorno del suo matrimonio alla cappella di San Giorgio con tutto, dai fiori alla tiara, tutto parlava d’autunno e la torta non era diversa

La principessa ha chiamato la cake designer londinese Sophie Cabot per ideare, disegnare, costruire e soprattutto preparare la propria wedding cake. Dovendola descrivere, la torta di Eugenie e JAck era una celebrazione zuccherata della stagione in corso: l’Autunno.

Raramente, in passato le immagini della wedding cake dei vari reali sono state divulgate se non dopo parecchio tempo e sempre insieme agli sposi, riuniti per il tradizionale taglio, ma questa volta grazie ai social media (Twitter ed Instagram) le foto della torta hanno iniziato a circolare praticamente in tempo reale.

La torta era composta da tre piani di red velvet , una ricetta di origine americana gustosa e spettacolare che presenta un gusto leggermente acidulo e soprattutto, un bel colore rosso acceso  in contrasto con il bianco del frosting al formaggio, dalla consistenza liscia e vellutata.

Oltre ai tre piani di red velvet, la torta aveva due di pan di Spagna al cioccolato,  farcita e ricoperta di crema al burro e poi guarnita con pasta di zucchero, glassa e applicazioni in tipico stile autunnale con tanto di foliage in pasta di zucchero, che davano un’allure quasi medievale a tutto il contesto.

Ma veniamo ai numeri che, per una wedding cake, ancorché non reale, sono sempre piuttosto impegnativi.

La torta nuziale di Eugenie di York e Jack Brooksbank è stata realizzata un numero che sembra assurdo, ma non lo è:  400 uova, circa 53 confezioni di burro non salato, 15 kg di farina biologica e 20 kg di zucchero, la preparazione è iniziata  due giorni prima della cerimonia, il mercoledì per un totale di due giorni e mezzo di lavoro solo per la base.

E le decorazioni? Hanno richiesto decisamente tanto tempo: si lavorava già dalla scorsa estate, sembra addirittura da luglio!

Chissà se anche questi sposi conserveranno un po’ della torta nuziale, da servire, come vuole la tradizione, al Battesimo del primo figlio?

Silvia GALLI