Inizialmente tutti i genitori rimangono stupiti dalla voglia di ripetizione pressoché infinita, poi ci si abitua: è un comportamento tipico dei bimbi, ma è interessante capire i motivi che li spingono a chiedere continue riletture.

Per la musica è più facilmente intuibile: anche noi adulti arriviamo a volte  a sentire continuamente una canzone che ci piace particolarmente. Per quanto riguarda favole e storie, però, le spiegazioni sono più complesse.

Quando leggiamo una storia ai nostri bambini, ad esempio, potrebbero esserci punti che loro non hanno capito bene, che non sono sufficientemente chiari o ritengono che ripetere la lettura potrebbe aiutarli. Se questo è il motivo, od uno dei motivi, le mamme in questione devono ritenersi molto fortunate: questi bambini stanno già imparando a studiare!

Un altro motivo può essere la paura: alla prima lettura una favola può aver creato dei timori, ma rileggerla, sapendo che alla fine andrà tutto bene e che l’eroe buono avrà la meglio sull’antagonista, permette al bambino di assaporarne ogni passaggio.

Inutile dire che una rilettura permette al bambino di imparare parole, frasi e modi di dire nuovi, utili a migliorare il suo linguaggio.

Parafrasando le parole dello scrittore francese Daniel Pennac, tuttavia, è lecito pensare che i nostri bambini ci chiedano di rileggere loro una storia perché è un modo per stare insieme a noi, una coccola. Come dire loro di no?
Silvia GALLI

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