DI che cosa si tratta?  Il millennial pink è un rosa, evidentemente,  che è comparso nel 2012 come sfumatura più delicata del classico rosa Barbie ed è stato consacrato nella Primavera del 2016 quando Pantone le ha dato il nome includendo toni che passano dal beige al salmone con sfumature color pesca.

Il perché del successo di questo colore è presto spiegato: è fresco, giovane, pop, facilmente mixabile e in grado di generare una gamma di stili differenti tra loro, e poi perché è rosa! Dunque abbiamo spiegato perché piace così tanto alle ragazze e perché è un colore perfetto per un matrimonio.

Le spose affascinate dal rosa potrebbero già prediligere un anello di fidanzamento in oro rosa, magari con pietre abbinate al posto – o in accompagnamento al classico diamante white.

Stabilita la data delle nozze, è il momento di comunicare agli ospiti tramite partecipazioni ed inviti che potrebbero contenere dettagli ed accenni millennial pink.

Per le più eco, ovviamente il colore sarà abbinato a carte riciclabili e venature verdi, mentre le più classiche potranno limitare il colore ad un nastro in raso e le più originali invece, potrebbero preferire un abbinamento a colori più decisi come il blu navy se non addirittura il nero.

Tra i dettagli più personalizzabili di un matrimonio ci sono senza dubbio i fiori che, ovviamente saranno, se non tutti, almeno quelli del bouquet, rosa.

Sulle varietà? Non c’è che l’imbarazzo della scelta, dalle rose ai ciclamini, senza dimenticare le peonie, ma meglio quelle con foglia, così l’effetto bomboniera verrà smorzato .

Il millennial pink trova spazio anche nell’allestimento del banchetto nuziale, dal tableau mariage, ai centrotavola, dai sottopiatti ai bicchieri, deliziosi a nostro parere quelli in vetro leggermente colorato di rosa, fatti a calice, un po’ retrò e decisamente boho.

E per quanto riguarda la wedding cake, la più adatta, senza ombra di dubbio è la ruffle, quella, per intenderci che sembra fatta di stoffa e che garantisce un colpo d’occhio notevole.

Infine come sempre largo spazio alla fantasia e al gusto personale senza dimenticare il buon gusto, però e soprattutto senza dimenticare che il troppo stroppia.

Silvia GALLI