Libri e passioni culinarie
La tradizione della cucina dei ricordi ci dà le basi per imparare a cucinare, il quid pluris ce lo fornisce il giornale di cucina, da cui traiamo spunti e suggestioni [Leggi]
La tradizione della cucina dei ricordi ci dà le basi per imparare a cucinare, il quid pluris ce lo fornisce il giornale di cucina, da cui traiamo spunti e suggestioni [Leggi]
Qui il pesce come mai lo gusterete altrove [Leggi]
Viviamo tutto l’anno con l'incubo delle tasse e della crisi, durante le feste stacchiamo la spina e festeggiamo mangiando bene. Per un buon cenone bastano pochi soldi [Leggi]
Cibo veloce non significa cibo spazzatura. Non è importante il tempo che si impiega per cucinare, l'importante è farlo sempre con ingredienti buoni e genuini [Leggi]
Viaggio virtuale tra le prelibatezze dei baracchini dello stivale [Leggi]
Non c'è motivo alcuno per utilizzare termini stranieri per identificare i piatti della tradizione italiana: la nostra è una lingua meravigliosa, usiamola sempre [Leggi]
Chi sceglie di mangiare vegan ha un altissimo rispetto per il proprio corpo, compito dello chef deve essere assecondarne le esigenze per non metterlo in imbarazzo [Leggi]
Gli happy hour vanno forte, soprattutto tra i più giovani. Eppure ciò che manca è la cura del dettaglio e la qualità del prodotto [Leggi]
Buono, sano e vero piacere italiano. Benché demonizzato dai nutrizionisti, il panino resta una vera prelibatezza da condire con la semplicità della nostra tradizione [Leggi]
Ben vengano le manifestazioni enogastronomiche, ma attenzione a non nuocere ai piccoli ristoratori. Sarebbe giusto che i comuni li coinvolgessero, pagandoli, nelle rassegne [Leggi]
Di ritorno da una manifestazione dedicata alla produzione casearia della Franciacorta [Leggi]
Tutti noi, quando mangiamo o cuciniamo, produciamo all’incirca ogni anno una media di 100 kg di cibo ancora commestibile. Bisogna imparare a utilizzare anche gli scarti [Leggi]
Ingrediente povero che in autunno matura in tutte le sue varietà [Leggi]
A chi demonizza il fenomeno, io dico no. Non importa la nazionalità dello chef, ciò che conta è il cibo di qualità nel rispetto della tradizione [Leggi]